Non so se sia una prerogativa del tutto Italiana quella di schierarsi su posizioni estremiste antitetiche delle quali finiscono per condividere la condizione grottesca.
Guelfi e Ghibellini si trovano anche nel trading ovviamente, declinati su vari livelli dal money managment (stop sì, stop no) al tipo di operatività (sistematica o discrezionale) alla natura stessa del trading, cosa della quale mi occupo in questo articolo. Sì possono fare previsioni sull'andamento del mercato? Inutile dire che, interrogati su una cosa del genere metà dei trader direbbe di sì e l'altra metà di no, mostrando indirettamente l'inutilità della domanda. La vera domanda che andrebbe posta è: Per fare trading è necessario prevedere il futuro? Anche qui le risposte si dividerebbero equamente in affermative e negative, ma credo che esista un modo oggettivo per portare il lettore a rispondere da solo. Sai cos'è il trading? E' un'attività aleatoria, che consiste nello scommettere costantemente sui mercati. Un'attività aleatoria non significa necessariamente che deve essere fatta in maniera sconsiderata, lo si può fare anche in modo professionale ma sempre aleatoria resta. Immagina ora che invece di scommettere sui mercati tu scommettessi su una partita di calcio, poniamo Juventus contro Cremonese. Se dovessi fare una previsione chi vincerà secondo te? Scommetto che hai pensato la Juventus, proprio come me! Ora, supponiamo che il bookmaker decida di quotare 1000 1 la vittoria della cremonese e tu avessi 10€ da giocare, chi prevederesti vincerebbe? Sempre la Juventus ovviamente! Non è che la previsione cambia in base alla quotazione, anzi se vogliamo dirla tutta questa la confermerebbe... Ma su chi giocheresti i tuoi 10€? Sulla Cremonese ovviamente!! Perché? Perché sai benissimo che il pallone è rotondo e nessuna partita è scritta prima di essere giocata, quindi seppure sia difficile esiste la possibilità che le cose vadano diversamente dal previsto e il guadagno in questo caso sarebbe davvero interessante. Cosa c'entra col trading? C'entra tanto, perché la questione sulle previsioni è tutta qui. Si può prevedere il mercato? Ovviamente sì, anzi si deve!! Andresti a fare scommesse sul calcio senza saperne niente? Ma allo stesso tempo devo tradare secondo ciò che prevedo? No, perché il punto non è fare una previsione corretta ma entrare a mercato quando vale a pena rischiare pochi soldi per farne potenzialmente di più. Significa che magari penso che il prezzo scenderà ma vado long se ho una buona opportunità a basso rischio e potenziale rendimento, oppure il contrario...insomma la previsione deve essere al servizio del trading e non il contrario. E' per questo motivo che ho sempre messo in guardia dalla ricerca cieca di massimi e minimi e insisto sull'uso degli stop, perché se non c'è una misura chiara del rischio non si può definire neanche un'opportunità. La sintesi geometrica nasce proprio con l'idea di Misurare che non è un concetto contrapposto al Prevedere, ma rappresenta una condizione necessaria, senza la quale la previsione rischia di diventare qualcosa a cui ci si aggrappa commettendo i soliti errori tipo rimanere dentro col rosario in mano sperando che le cose si sistemino...
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Ieri ho scritto un piccolo articolo nel quale ho cercato di spiegare che cosa è uno stop loss, quale è la sua ragion d'essere che lo ricordo è duplice. In quella sede abbiamo visto come una delle due funzioni dello stop loss venga sistematicamente messa in dubbio principalmente a causa di un equivoco di fondo che mi auguro di riuscire a fugare con questo secondo articolo. Cominciamo col dire che nel trading di certezze ne esistono veramente poche. In nessun settore come in questo se vi divertite a chiedere la stessa cosa a 10 professionisti riceverete 10 risposte diverse, quindi nello scrivere un articolo così bisogna che cerchi di stare ai fatti e allora partiamo dal primo fatto: Non tutti i trades saranno positiviQuesta cosa è ovvia, ognuno la riconosce, ma non tutti sono consapevoli delle conseguenze del riconoscere questo fatto. Le conseguenze che questo implica sono che ci saranno volte che: 1 Il prezzo si muoverà immediatamente contro la nostra posizione per un certo periodo, poi tornerà sui suoi passi e ripartirà nella direzione nella quale avevamo scommesso. 2 Il prezzo si muoverà immediatamente contro la nostra posizione iniziando un movimento contrario ragionevolmente lungo ed esteso da mettere in condizioni critiche l' intero conto di trading. 3 Il prezzo si muoverà inizialmente dalla nostra parte, per poi tornare sui suoi passi ed iniziare un movimento contrario ragionevolmente lungo ed esteso da mettere in condizioni critiche l' intero conto di trading. Rileggete molto bene i 3 punti perché essi esauriscono la casistica inerente alle posizioni che vanno male. Punto 1 Il punto uno si presenta con una frequenza maggiore ed è quello che resta impresso al trader che vede in qualche modo come consolazione alla propria perdita il fatto di averci in qualche modo visto giusto e si affretta a dare la colpa della perdita allo stop loss. A una prima lettura si direbbe che questo è il regno favorevole a chi non usa lo stop loss perché egli sarà al riparo dalla beffa ma attenzione, già in questo primo punto si annida l' insidia: se infatti non c'è bisogno di fissare uno stop e si ritiene che basti "avere ragione" sulla direzione, allora ne derivano un' altra serie di comportamenti pericolosi, come ad esempio il fatto di non selezionare con cura gli ingressi, abituandosi ad aprire posizioni con una certa leggerezza sostenuta dalla percezione infondata ma ahimé sempre viva che tanto in un modo o nell'altro la faremo franca... Punto 2 Ma purtroppo non è così, non è così neanche per niente, perché in genere dopo una serie di situazioni critiche che rientrano e altre positive arriva il momento dei punti due e tre. Si compra a mercato con l' idea di comprare ad un prezzo buono e poi si vede questo prezzo scendere ancora e si attende un rimbalzo magari per chiudere in pari o perché no anche con un po' di gain, ma il rimbalzo non arriva. Poi finalmente arriva, si avvicina al pari ma, disdetta, torna a rompere i minimi e va sempre più giù fino a ché la perdita diventa talmente ampia che non la si potrebbe recuperare neanche con 100 operazioni positive, soprattutto quando si aggiunge a una situazione come questa anche la mediata in martingala. Punto 3 Il punto 3 è molto simile al due ma spiega benissimo un altro fatto: la mancanza di stop loss implica il pericolo di mettere a rischio il conto non solo nei casi in cui il trade va male, ma anche e soprattutto quando inizialmente il mercato ci da ragione. Le più grandi perdite infatti avvengono in maniera inaspettata, magari da posizioni che stanno guadagnando anche bene, a pochi passi dal take profit che improvvisamente si rigirano e non sussistendo una strategia di protezione del capitale e dei profitti rimangiano quanto guadagnato in precedenza. A questo punto il trader non ci stà anche perché inizia a pensare che la cosa peggiore che potesse capitargli era quella di perdere il profitto e proprio non prende seriamente la possibilità che la situazione possa assumere dimensioni molto maggiori. E' proprio questa immotivata sicurezza che rende la situazione appena descritta molto peggiore della precedente, perché quando uno apre una posizione e gli va subito contro sarà più lesto a uscirne magari con una perdita ragionevole se teme il peggio. Ora è evidente che le obiezioni al fatto che una delle due funzioni dello stop sarebbe disattesa sono da rigettare, mentre è altrettanto evidente che la funzione principale dello stop è quella di consentire una allocazione del rischio corretta consentendo di predeterminare la perdita. Mi spiegherò meglio: può anche essere che un trader per qualche motivo decida di voler fare una scommessa più grande ( nel senso di rischiare di più) su un trade che su un altro, ma quale dovrebbe essere il criterio con il quale prende questa decisione? Voi risponderete senz'altro che si dovrebbe trattare di una operazione nella quale egli crede fermamente e sarebbe una risposta del tutto sensata... ecco, chi non usa abitualmente gli stop loss si trova a rischiare somme incredibili del proprio conto su operazione che spesso aveva aperto per prendere pochi punti e che poi vengono incrementate portate overnight etc. Si ma guarda che si perde anche con gli stop lossBella scoperta, nel trading guadagnare con costanza è difficilissimo, perché ogni volta che tu compri qualcosa c'è uno che te la vende e ogni volta che la rivendi c'è uno che te la compra. La conditio sine qua non per un trading profittevole è la capacità di coordinare tanti elementi in una coerente architettura strategica basata su una tecnica di prim'ordine. Un trader che è spesso bravo a capire quando un movimento sta finendo, quanto potrebbe durare quello attuale etc, farà comunque un sacco di fatica dovendo prima di tutto proteggere il rischio ( con gli stop loss e/o i trailing stop), quindi senza determinate doti tecniche non si va da nessuna parte. Non ci sono scorciatoie e di sicuro togliere lo stop è una scorciatoia solo per smettere prima. Ci sono grandi Trader che non usano gli stop, anche amici tuoi.Verissimo, ma guarda: sono persone che hanno capitali alle spalle tali da consentire loro di gestire il rischio con la esposizione, ad esempio se apro un mini dax su un conto da 500.000 euro ( o anche da 10.000 ma so di poter contare su altri 500.000) è chiaro che posso ragionare in termini di esposizione. Lo stesso si può fare ad esempio con le opzioni dove il premio basso consente di esporsi poco ( una opzione settimanale sul dax che costa 200 euro è in sé come uno stop ed ha una perdita predeterminata). Più in generale esistono modi complessi di gestire il rischio, ma la gestione del rischio è il 50% del lavoro ( il resto è tecnica). Si tratta di persone che operano in un modo non replicabile da altri e spesso diverso nel tempo. Allora questo stop loss lo dobbiamo usare o no?Fare trading l' ho detto mille volte significa prendere decisioni. Da quando iniziamo siamo chiamati a farlo: alcuni prendono e si aprono un conto di cfd, altri studiano per anni prima di fare un eseguito. Alcuni spendono tanti soldi in formazione e altri non spendono niente pensando che gli costi meno. Usare gli stop loss significa votarsi ad una vita difficile, dove un ingresso sbagliato non è mai perdonato, ma anche avviarsi ad una gestione del trade molto più razionale ed efficace; alla possibilità di eseguire una programmazione delle proprie operazioni, dei propri costi e quindi allocare correttamente il rischio.
Del resto anche io qui nel mio servizio e quando vado in tv a le fonti, se do un segnale devo dire anche dove metto lo stop, altrimenti nel lungo periodo prima o poi hanno tutti ragione... E un' altra lancia la devo spezzare a favore della Eresia dello stop loss. Chi usa lo stop loss è Eretico e Rivoluzionario, non chi non lo usa!! lo stop loss significa " me ne frego che il prezzo è più basso e quindi a maggior ragione vantaggioso e chiudo la posizione perché non intendo perdere in questa operazione un solo euro in più di quello che mi ero prefissato e non me ne importa niente se da qui risale perché evidentemente se è arrivato qui il presupposto che mi aveva portato ad aprire questa posizione era e rimane sbagliato". Questo è un vero rivoluzionario eretico, non uno che dice... "bon aspettiamo un attimo magari rimbalza", perché questa frase viene da dirla a tutti... pure mia nonna che poverina non c'è più se le dessi un book ragionerebbe così, quindi come sempre le parole sono importanti !! Buon trading, vi auguro tanti stop perché da sempre le statistiche dei broker raccontano che i conti profittevoli sono quelli che perdono il 60 -70% dei trades e fanno correre i restanti 30%.... ma poi a dare il 60% dei trades stoppati non conviene perché la gente non si abbona... a buon intenditor poche parole. Una battuta che ricorre nell'ambiente finanziario recita più o meno così: "Lo stop loss è come il condom, tutti dicono di metterlo, tutti sanno che va messo ma poi non lo mette mai nessuno" E allora iniziamo con questa battuta a trattare uno degli argomenti più dibattuti nell'ambito della comunità dei traders. Cosa è?Per poter rispondere alla domanda che ci siamo posti nel titolo, ovvero se sia opportuno o meno l' utilizzo di questo strumento nel trading dovremo prima avere molto chiaro che cosa è uno stop loss. Tecnicamente è un ordine che si inserisce al momento dell' apertura di una posizione per uscire in perdita dalla stessa qualora il movimento del prezzo non dovesse essere quello desiderato. Ovviamente il concetto si presta a numerose varianti, da quella più rigida a generiche regole di uscita al verificarsi di certe condizioni negative. A che cosa serve?In teoria lo stop loss ha due funzioni: 1 Ci fa uscire da una posizione perdente quando ci siamo sbagliati 2 Ci consente di sapere in anticipo, cioè prima di aprire una posizione la massima perdita che quella operazione potrà comportare. Quello che dovete capire è che la prima funzione è un auspicio e può essere considerata valida soltanto all'interno del contesto che ha portato alla apertura della posizione stessa. Mi spiego subito: Supponiamo che per qualche motivo un operatore ritenga che il titolo XYZ ieri potrebbe aver fatto un minimo importante e che per qualche giorno si potrebbe assistere ad un rialzo. Ora, poiché il presupposto della sua scommessa è dato dal fatto che quello di ieri sia stato appunto un minimo, se nell'atto di comprare egli pone uno stop loss qualche punto sotto il minimo di ieri, nel momento in cui questo ordine dovesse essere eseguito egli sarà certo di essersi sbagliato. Certo il prezzo potrebbe prendere il suo stop e risalire ma questo accadrebbe perché quello di ieri non era un minimo e quindi la sua scommessa era sbagliata. Torneremo poi su questo argomento ma per ora andiamo avanti: Mentre la precedente funzione può essere opinabile e poi vedremo come e perché, non si può discutere sul fatto che lo stop loss è l' unico strumento in grado di consentire il controllo quasi totale del rischio, almeno per quanto riguarda mercati liquidi in condizioni normali di volatilità. "Sono stato stoppato ma avevo ragione..."Ad usare gli stop loss ci si espone anche in modo frequente a volte a situazioni paradossali, nelle quali il prezzo, dopo averci buttato fuori da un trade riparte nella direzioni iniziale aggiungendo al danno della perdita anche la beffa di "aver avuto ragione".
Questa esperienza che qualunque trader si trova a fare lo convince spesso che lo stop loss invece di essere uno strumento di aiuto è un problema e così ne abbandona l' utilizzo preferendogli una gestione della posizione improvvisata e troppo spesso basata più sull'assecondare la propria emotività rispetto al fattore soldi che non legata a questioni prettamente tecniche o fondamentali. Ora avete tutti gli strumenti per leggere il Prossimo articolo dove cercheremo di fare delle riflessioni pratiche su questo argomento. L' aspirante trader è tornato.
- Certo... - si dice -...è ovvio che non poteva essere facile, ma sicuramente con dedizione e lavoro ce la farò! - Lo faccio accomodare e gli chiedo che cosa ha pensato riguardo al trading. - Beh intanto ti voglio dire che io non voglio farlo a cavolo, cioè non voglio mettermi lì come fanno certi che sembra stiano facendo gli scommettitori. Io sono serio voglio fare le cose per bene, in modo professionale.- Mi piace questo discorso allora lo alimento a mia volta: < Che intendi per professionale?> - che lo voglio trattare come un business, cioè come se aprissi un negozio di vestiti- < Ottima questa immagine, mi consente subito di farti capire il concetto fondamentale alla base dell'attività di trading svolta come business: Immaginiamo che tu apra un negozio di vestiti per l' appunto. Per comodità diciamo che non hai costi fissi. La tua Attività consisterà nelle seguenti fasi: FASE 1 (input) Acquisto merci: Vai dal fornitore e PAGHI diciamo 100.000 Euro di vestiti FASE 2 (output) Messa in vendita della merce e incasso del corrispettivo La discordanza di tempo tra le due fasi implica un RISCHIO dovuto al fatto che nessuno ha la garanzia di vendere la merce acquistata (ovviamente se aggiungessimo i costi fissi il rischio sarebbe ancora più evidente ma non serve). Alla fine dell'anno possiamo ipotizzare 3 diversi scenari: 1 INCASSO 150.000 EURO. Come proprietario del negozio ottieni mettiamo 35000 Euro per averci lavorato (stipendio) e 15.000 di profitto, che va a remunerare il rischio che hai corso. Siamo tutti felici e stappiamo lo spumante. 2 INCASSO 100.000 EURO. Qualcosa è andato storto perché la concorrenza ha avuto la meglio, forse hai fatto degli errori, ad ogni modo la brutta notizia è che HAI LAVORATO GRATIS un anno intero. Supponendo quindi che nel frattempo sei dovuto sopravvivere significa che hai subito una brutta perdita economica. Ma se ti può consolare... POTEVA ANDARTI PEGGIO! 3 INCASSO 80.000 Euro. La merce che sei riuscito a vendere non copre neanche i costi che hai sostenuto, quindi a questo punto il tuo è proprio un bagno di sangue perché oltre ad aver lavorato Gratis ci hai pure rimesso 20.000 Euro dei 100.000 che avevi anticipato.> Guardo il mio interlocutore che inizia a capire... poi riprendo il discorso: < Molto bene, ora applichiamo gli stessi concetti di Economia Aziendale al trading: FASE 1 ACCANTONAMENTO (input) Accantoniamo una somma a fondo perdita, per acquistare poniamo 100 stop loss da 1000 euro. questo accantonamento è a tutti gli effetti un costo al quale corrisponde un'uscita proprio come avviene per il commerciante che acquista le merci. La scrittura di partita doppia sarà: ACCANTONAMENTO A FONDO PERDITE (COSTO) a FONDO PERDITE (uscita finanziaria) In altre parole hai cacciato di tasca 100.000 euro per comprare 100 operazioni ognuna della quali se andrà male produrrà una perdita massima di 1000 euro FASE 2 TRADING(output) A questo punto ti fai le tue 100 operazioni Se una operazione andrà male del tutto consoliderai la perdita che da somma accantonata diverrà una perdita consolidata e dal fondo si trasformerà in uscita monetaria definitiva. Se una operazione produrrà un gain di 1200 Euro avremo che 1000 te i ritroverai come insussistenza attiva ( li avevi accantonati ma non ti sono serviti) e 200 saranno un componente positivo di reddito aggiuntivo. Questo modo di contabilzzare il tutto ci consente in caso di trading positivo di raggiungere un breakeven point, ma più che soffermarmi su questi aspetti vorrei fosse chiaro che anche qui potremo avere 3 scenari a fronte dell' esborso di 100.000 euro iniziale e sono esattamente gli stessi di prima: 1 Stipendio + Profitto 2 Lavoro Gratuito 3 Lavoro Gratuito + Perdita Da questo lungo ma sintetico ragionamento scaturisce il seguente TEOREMA DI CONFUCIO " Per fare trading come un business bisogna prima di tutto avere la possibilità di lavorare gratis e poi anche un capitale da PERDERE." - Ma io non posso lavorare gratis e soprattutto non posso perdere soldi, li DEVO guadagnare!!- < Hai detto che lo vuoi fare in modo professionale e io ti ho dato una spiegazione tecnico ragionieristica sull'unico modo possibile di approcciare il trading come un business. Ora le cose stanno così, non è che se fai finta che non è così cambiano, quindi o accetti questa situazione oppure non lo fai in maniera professionale e ti orienti a fare il giocatore d'azzardo, attività nella quale c'è una probabilità di morire vicina al 99% ma dove esistono alcuni ( ne conosco un paio anche personalmente) che per una propria indole con cui sono nati riescono a cavarsela, anche se ( torniamo al discorso del soldato con la pallottola) non è detto che durerà. Atteso che se vuoi fare il gambler (giocatore) non ti posso proprio aiutare e supponendo che vuoi operare come in business ti serviranno dei requisiti oggettivi e soggettivi: 1 CAPITALE: Possono essere i 100k di prima o 10k o anche meno, ovviamente se il tuo capitale ti consente di aprire un'officina non potrai pensare di fare gli incassi della fiat e se il tuo captale ti consente di aprire una bancarella come quella che fanno i miei figli sul cortile del palazzo non potrai pensare di fare gli incassi di un'officina (Confucio). 2 TEMPO E SOSTENTAMENTO: Soprattutto se il capitale è piccolo dovrai gestire strategicamente il tempo trovare altre fonti di entrata. Il motivo principale per cui molti traders fanno consulenze e corsi risiede proprio nella possibilità di avere delle entrate certe che remunerano il proprio lavoro e consentono loro di vivere il rischio in maniera più distaccata. 3 KNOW HOW: Questa è la parte più importante, da cui deriva tutto il resto. Dove puoi trovare la determinazione di rischiare tanto in termini di dispendio di energie psicofisiche oltre che monetarie se non nella CONSAPEVOLEZZA? E per acquisire consapevolezza c'è solo una via la conoscenza. Facciamo un Esempio. Leggi questa frase, è una delle più importanti cose da capire quando si fa trading forse la più importante di tutte: " Ci sono solo due modi per fare trading: perdere poco e spesso o perdere tanto e raramente" a livello intellettuale la puoi capire, ma non ti serve se non ti è capitato di guadagnare 100 euro al giorno per 10 giorni e poi perderne 2000 in un giorno solo!! Allora e solo allora saprai di cosa stiamo parlando. Quindi il know how è esperienza, ma è anche studio e tecnica. Alla fine in un modo o nell'altro devi imparare a leggere i movimenti di prezzo perché se tu compri e il mercato scende perdi e viceversa... (ancora Confucio...) - Ma che devo fare io sono alla ricerca di un metodo...- < Lo vedi che continui a chiedermi di dirti cose ti vuoi sentire dire? Troverai chi te le dice, di sicuro e stai sicuro che se continuerai a venire qui tutte queste puttanate te le smonterò una ad una a suon di argomenti rigorosi, ma se vuoi capire bene il cuore del problema soffermati sul discorso del business che abbiamo fatto sopra. Vediamo il nostro negozio di vestiti, ha rimesso i soldi ma perché? Forse la location era sbagliata, magari pagando un piccolo affitto avremmo potuto aumentare le vendite; oppure abbiamo sbagliato target insistendo con vestiti di marca in un contesto dove un abbigliamento low cost sarebbe andato meglio; oppure magari siamo semplicemente in un mercato saturo e la scelta giusta sarebbe stata quelle di attaccare una nicchia come potrebbe essere quella delle taglie forti oppure dell'abbigliamento bambino. Allora, lo capisci che IL MESTIERE DEL NEGOZIANTE non è quello di incartare la roba e prendere i soldi? Allora lo capisci che IL MESTIERE DEL TRADER non è quello di cliccare quando accade qualcosa e incassare i soldi Queste attività sono STRATEGICHE nel senso che hanno un obiettivo di lungo periodo che in genere cozza con le esigenze di breve, proprio come negli scacchi, dove potresti trovarti a mangiare molti pezzi e poi subire uno scacco matto. Il trader è come un manager o un generale che deve PRENDERE DECISIONI le quali ricadranno su di lui e nessuno MAI potrà prenderle al suo posto. Ora il punto è che per essere un manager o un generale non esiste fare un corso di una giornata, ma anni di studio di tentativi, di esperienza, di strade percorse, poi abbandonate, poi riprese. Di altre strade scavate con le proprie mani e il tutto per creare una sola cosa: CONSAPEVOLEZZA. -Ma da tutto questo discorso capisco che non ho speranza.- < Amico mio, la volontà smuove le montagne, ma se vuoi scalare il K2 non puoi certo pensare di farlo in ciabatte e senza allenamento, né senza la consapevolezza che altri prima di te che si erano allenati ed erano attrezzati ci hanno lasciato la pelle. Adesso ti è chiaro in che consiste il mestiere del trader? Faresti mai un corso da manager con la convinzione di poter fare il manager il giorno dopo? Non credo proprio. Per lo stesso motivo, se fai un corso di trading non devi aspettarti che il giorno dopo sarai un trader altrimenti resterai deluso e se chi te lo vende te lo promette sai già che non è una persona seria. Ora Scegli SUPPOSTA ROSSA o SUPPOSTA BLU.... Mi guarda e ci pensa.... poi a mezza voce borbotta: - Supposta blu - < Molto bene caro, ci vediamo tra una settimana> - Ciao, sono una amico di xxxx , sono interessato al trading ho già letto un po' di cose, penso che sia una attività adatta a me e allora sono qui perché ti volevo chiedere se mi puoi dare dei consigli- Questa scena l' ho già vissuta. Diverse volte per giunta, quindi so come rispondere: farò un'altra domanda. Sì, ok ma perché vuoi fare trading? Che cosa ti aspetti da questa cosa? - Allora guarda, io in questo momento sono disoccupato, ho lavorato in un bar fino a poco tempo fa, poi però il bar ha chiuso e al momento faccio piccoli lavoretti così. Ho pensato che se con il trading potessi portare a casa in modo costante anche poco, 500-600 euro al mese per me basterebbe almeno all'inizio. Non voglio arricchirmi io, a me basta arrivare col tempo a farmi uno stipendio.- E perché vuoi investire nel trading, una attività che non conosci, che non hai studiato, di cui non hai la minima idea e probabilmente quella che ti sei fatto è distorta? Perché non ti apri un bar visto che ci hai lavorato e sai come funziona? - Ma scherzi? lo sai quanti soldi servono per aprire un bar? No, assolutamente. Guarda te l' ho detto a me basta poco per vivere con 2000 euro al mese netti sto benissimo. Se volessi farlo con un bar dovrei investire 100.000 euro e stare ogni mese con l'idea che l'unica certezza che avrei all'inizio di ogni mese sarebbero costi per 10-15.000 euro tra affitto, bollette, dipendenti etc... e chi me lo fa fare?- Col trading invece.... - Beh ecco non so dimmi tu: al momento io ho 3000 euro, tra l' altro ho visto che c'è un broker con sede a Cipro che mi farebbe aprire il conto anche con 500 euro e mi fa acquistare con leva 500:1 perché passando per le Bahamas riesce ad aggirare la normativa MIFID che impone un massimo di leva 30:1... Allora ho pensato che adesso potrei iniziare con un conto da 3000 e fare 500-600 euro al mese per imparare, poi tra 5 o 6 mesi potrei rimediarne 10.000 così poi ci faccio lo stipendio di 2000 euro al mese e sono a posto, almeno finché non mi sentirò pronto per aumentare ancora.- Ci risiamo eccone un altro.... Quindi fammi capire: 1 Quelli che si aprono un bar sono dei dementi, visto che senza competenza alcuna, magari con un minimo di formazione potrebbero investire poche migliaia di euro e guadagnare senza costi fissi lo stesso stipendio. 2 I broker sono ancora più scemi perché a differenza di quello del bar conoscono i mercati finanziari e le loro possibilità ma non le sfruttano. - No, certo loro guadagnano sulle commissioni- Questo è ovvio, ma vedi, questo è il bilancio del più grande broker del mondo, peraltro un vero broker, perché il tuo broker cipriota a chiamarlo allibratore già lo si sovrastima.... Leggi dove è scritto ROE: - leggo 12%, che vuole dire?
Il Roe ( Return on Equity) é un indicatore di bilancio che si ottiene dividendo l' utile per il valore dell'attivo patrimoniale e in qualche modo ci da una misura del ritorno appunto sull'investimento. Ora, non dispongo del bilancio del tuo brokerino, ma difficilmente sarà meglio di questo e cosa si scopre? Che questi broker investono milioni e milioni di euro per portare a casa un 12% all'anno, facciamo anche 20% (visto che nel patrimonio concorre anche la parte del debito n.d.t.) e per fare questo 20% sostengono costi enormi, dipendenti, strutture, pubblicità in un mondo dove ogni giorno nasce un nuovo broker, riserve, contenziosi tributari e multe dagli organi di viglilanza, beghe su beghe su beghe. Ma chi glie lo fa fare? Sono matti? Almeno quello del bar ha la scusa di non sapere, mentre invece loro potrebbero assumere un matematico indiano che gli fa un HFT automatico con scappellamento a destra che con leva 500 gli sbanca il mercato... come fanno ad essere così stupidi? E poi è incredibile, perché quando danno a te la leva 500 dovrebbero capire la potenzialità di tutto questo.... oppure no? Magari gli stupidi non sono loro? La parola Speculazione richiama il concetto di specchio: il rischio e il rendimento sono uno specchio: se vuoi fare il 100% nella speculazione devi rischiare di PERDERE il 100% non si scappa e se vuoi fare il 200% dei rischiare di perdere il 100% col doppio della probabilità. Ma tu vuoi fare il 300% e allora ti esponi in partenza a perdere tutto con una probabilità 3 volte maggiore di quella che hai di centrare il risultato. Il tutto senza considerare che ci sono costi di transazione di cui parleremo e tasse da pagare in caso di guadagno, oltre a rischi generici di liquidità etc ( l' 11 settembre 2001 le borse USA rimasero chiuse una settimana e se fossi stato in posizione non saresti potuto intervenire per uscire). - Ma se sono bravo... ... se sei bravo invece di una percentuale tripla di perdere tutto magari ce l' hai doppia, ma se vuoi fare il 300% per quanto sei bravo stai combattendo una battaglia in prima linea... prendere una pallottola è un attimo, pure se sei il più grande combattente. - Cavolo messa così è un casino. E' un casino infatti, proprio così! - Ma allora che devo fare? Prima di tutto devi accettare che questa attività prima di ogni altra cosa è gestione del rischio, poi una volta capito questo devi cercare delle operatività strategiche attraverso cui raggiungere un trading equilibrato, nel senso di un trading dove non guadagni e non perdi ( o perdi solo i costi) poi devi cercare di rompere gli equilibri a favore attraverso l' acquisizione di competenze tecniche di diverso tipo. Su questo punto posso aiutarti, sul resto NO. - Ma non c'è un modo per guadagnare costantemente anche poco? Se ci fosse basterebbe metterci più soldi e guadagneresti tanto (Confucio). - E nel frattempo io come mangio? TI TROVI UN LAVORO. Il viso è cambiato, si congeda con meno calore di quando era entrato, dimentica anche di ringraziarmi per il tempo che gli ho dedicato, non per maleducazione ma per la confusione che ha in testa. Non tornerà, ma se deciderà di farlo sarà consapevole e determinato a vincere una delle sfide più difficili nelle quali un uomo dotato di buon senso possa cimentarsi. Nel prossimo appuntamento il nostro aspirante speculatore scoprirà in che cosa consiste il mestiere del trader. Non mancate. Vi presento una nuova categoria di questo blog, che non sarà una semplice categoria, ma un vero e proprio corso di trading dalla A alla Z.
Questa cosa si rende necessaria per una serie di motivi, su tutti il fatto che da anni mi trovo a dover dare risposte alle stesse domande che ovviamente mi pongono diverse persone le quali sono accomunate dal avere aspettative distorte e una idea spesso lontana dalla realtà circa la natura di questa attività. Attenzione, molte delle cose che leggerete qui non vi piaceranno e saranno totalmente in contraddizione con ciò che leggete comunemente sulla materia, ma in compenso il tutto sarà argomentato con rigore. Un altra cosa da chiarire è che Con cadenza settimanale questa categoria si alimenterà di un articolo. Se volete ricevere una notifica ogni volta che viene pubblicato un articoo in questa categoria iscrivetevi al sito gtrading con il form presente in home page e riceverete una newsletter settimanale che tra le altre cose vi informerà della presenza di una nuova "Lezione". |
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