Il mese di dicembre è stato caratterizzato da molti segnali interessanti, su tutti i due oggetto dei due precedenti articoli, eppure il mese di dicembre è stato anche il mese del cambio AUDUSD . Era l' 11 dicembre quando il prezzo, dopo aver fatto segnare un minimo in corrispondenza di un ben preciso rapporto matematico di prezzo-tempo si accingeva a rompere il massimo del giorno precedente , innescando una operazione al rialzo. Nel charting Service inviavamo puntualmente il segnale: Nei giorni seguenti il prezzo ha iniziato subito a salire consentendoci una comoda gestione della posizione in trailing stop sempre sotto il minimo del giorno precedente. Il 15 dicembre, al raggiungimento di un potenziale target intermedio provvedevamo a chiudere metà della posizione alzando lo stop profit sotto il minimo di quel giorno: Dopo una breve congestione durante la quale non è stato raggiunto il livello di stop profit il 21 dicembre il prezzo ripartiva al rialzo, in uno swing che è durato fino ad oggi in direzione del target offerto dal doppio quadrato a suo tempo individuato. Questa mattina, visto il raggiungimento temporale del target e benché il prezzo non fosse giunto sul livello per circa 30 pips abbiamo deciso di chiudere questa posizione incassando il profitto anche sulla seconda parte a 0,7800. Ecco il momento della chiusura di questa mattina: ConclusioniIl 26 Gennaio prossimo ricorrerà il secondo anniversario dalla pubblicazione del libro "Il trading Geometrico".
A distanza di tempo i modelli della sintesi geometrica continuano a descrivere non solo nei rapporti matematici, ma nelle aree di volatilità e nelle velocità ( vettori) la dinamica dei prezzi, in una maniera che oggettivamente non è possibile ottenere con una informazione tecnica di tipo tradizionale. Il vantaggio per un trader di disporre di una tecnica così precisa è quello di poter lavorare con stop stretti, di utilizzare dei trailing stop più efficaci e di poter provare a far correre alcune operazioni come in questo caso.
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Dopo il bel trade di Novembre sul Copper, con lo short segnalato in diretta televisiva lunedì 27 novembre, che si era rilevato molto interessante, qualche giorno dopo, il 6 dicembre, il prezzo raggiungeva un' area di supporto sulla quale lanciavamo questo Hot Track: Il giorno seguente si innescava il trigger dell' operazione, che per qualche giorno rimse sugli stessi livelli di prezzo senza consentirci di ridurre il rischio dell' operazione. Lunedì 11 Dicembre, ospite dell' emittente Le Fonti TV, raccontai di questa posizione mentre era ancora vicina al livello di ingresso. Finalmente dopo qualche giorno il trade è decollato e abbiamo potuto seguirlo come di consueto in trailing stop, finché è stato raggiunto un livello di resistenza proprio il lunedì successivo in occasione del mio successivo intervento. In questo caso spiegammo che la presenza della possibile resistenza implicava che mezza posizione avrebbe dovuto essere chiusa, mentre l' altra metà andava protetta portando lo stop profit sotto il minimo di quel giorno. A questo proposito aggiunsi che se lo stop fosse stato catturato l' indomani allora si sarebbe potuta anche aprire una posizione corta con stop sopra al massimo. Tutte queste cose ovviamente erano già state spiegate prima nel canale per i nostri utenti, ad ogni modo il prezzo non si fermò sul livello e quindi potemmo mantenere la posizione con stop profit sotto il minimo per la seconda parte: Ormai entrato nell'area di volatilità più ampia, il prezzo ha accelerato trasformando la nostra operazione in una gran bella operazione, che abbiamo deciso di chiudere venerdì scorso al raggiungimento di un' altra resistenza: Il grafico sotto mostra come il movimento sia ancora in atto e come, tutto sommato mantenendo ancora il trailing stop ora si disporrebbe di un vantaggio oggettivo nell'avere lo stop profit proprio dove la seconda parte della posizione è stata chiusa. ConclusioniAl di là delle considerazioni che si possono fare sul fatto che la posizione potesse o meno essere mantenuta restano dei fatti incontrovertibili:
1 Grazie alla Sintesi Geometrica siamo stati in grado di individuare l' inizio dei due swing più recenti e fare due operazioni molto buone ( quella del 27 Novembre e , appunto, questa) dichiarandole in diretta televisiva. 2 L' operazione ha prodotto un guadagno complessivo pari a 4 volte il rischio iniziale Il tutto come sempre nel contesti di un rischio predeterminato e con l' utilizzo di stop loss in macchina, quindi con un controllo del rischio di primissimo ordine. Non nascondo la mia soddisfazione personale anche per questo trade. In questo articolo raccontiamo uno dei più bei trades di questo mese. Era il 4 dicembre quando individuavamo un potenziale livello di resistenza sul Future sui semi di Soia: Il livello di prezzo veniva raggiunto al momento atteso producendo una barra di inversione. Così, il giorno seguente abbiamo aperto la posizione corta alla rottura del minimo della barra che si era formata, con stop loss iniziale sopra al massimo. La posizione è stata seguita nei giorni seguenti con il consueto trailing stop sul vettore di riferimento, abbassando in pratica lo stop ogni giorno sopra al massimo del giorno precedente, finchè al raggiungimento di un primo livello di supporto abbiamo optato per chiudere metà della posizione, era il 14 dicembre: La seconda metà della posizione è stata invece mantenuta fino a che si è raggiunto un livello molto prossimo al target in prossimità di un potenziale supporto ( che come vedremo oltre è anche alla base di un attuale trade al rialzo). Era il 21 Dicembre quando comunicavamo l' opportunità di chiudere la posizione incassando il profitto: Come si vede dall'immagine successiva, che mostra l' attuale evoluzione di un trade long che abbiamo aperto due giorni fa e che attualmente è già privo di rischio , proprio la presenza di quel doppio quadrato è stata alla base di questa ripartenza, pertanto il take profit di quella operazione si è rivelato molto efficace: ConclusioneQueste operazioni sono l' essenza del trading, quelle che vorremmo fare ogni volta, che ci danno fiducia e convinzione in quello che facciamo. In questo trade c'è tutto: il saper attendere che si verifichi il presupposto per l' operazione ( in questo caso che il massimo dello swing precedente fosse fatto in C), l' attesa di una conferma e l' ingresso disciplinato con stop loss in macchina e rischio sotto controllo, la protezione del profitto attraverso un trailing stop tecnico e no soltanto di money managment, la chiusura parziale con un profitto importante ( e non quelle chiusure immediate che nel lungo periodo vanno a ridurre il rapporto r/r) , infine la chiusura totale su un livello importante, con successiva apertura della posizione inversa alla conferma del supporto e messa al sicuro della stessa.
Veramente tanta roba, per cui dobbiamo essere soddisfatti non solo del ritorno economico, ma della qualità del lavoro. Se si lavora bene i risultati sono una conseguenza, mentre se si cercano i risultati, magari a scapito del controllo del rischio o prendendo profitto troppo presto prima o poi questo si paga. Il trading Plan Pitagora si basa molto sulla diversificazione e la necessità di tenere aperte più operazioni contemporaneamente. Questo implica che il rischio connesso a ciascuna operazione deve essere contenuto nell'ordine di un 1% del capitale. La necessità di mantenere un rischio fisso in termini monetari implica come conseguenza un vincolo nell'operatività, dovendo lo stop essere sempre e comunque tecnico, nel senso che deve essere applicato al verificarsi di certe condizioni e non meramente monetario. La size che risulterà dalla definizione del rischio potrebbe in molti casi essere inferiore alla dimensione del contratto ( ad esempio potrebbe essere necessario comprare l' equivalente di "mezzo future") e questo implica la necessità di orientarsi su strumenti diversi per poter effettuare l' operazione. La scelta in questi casi può ricadere su due diverse tipologie: CFD- Sono emessi da broker OTC e che generalmente hanno le stesse specifiche dei contratti futures quindi possono essere considerati come sottomultipli di questi. Lo svantaggio principale nell'utilizzo dei CFD è l' elevato livello del costo di transazione in termini di spread, soprattutto su sottostanti molto volatili. Se si opta per utilizzare i CFD sarà necessario provare la piattaforma del broker emittente e valutare accuratamente gli spread e il comportamento dei prezzi in condizioni di fast market. La scelta del broker infatti una volta effettuata sarà una decisione strategica. Esempio CFD - Il Broker Active TradesNella schermata sotto vediamo l' home page del broker Active Trades. Abbiamo Scelto di mostrare questo perché Italiano e molto noto, ma non è nostra intenzione raccomandarlo in particolare. Si tratta di un esempio per capire i CFD. Cliccando in alto nel menu mercati, si potrà accedere alle specifiche dei singoli contratti: In questo esempio siamo entrati nella sezione relativa ai contratti sulle materie prime, vedi sotto: Guardando l' immagine balzano all'occhio due elementi: prima di tutto che le specifiche ( multipli, valore punto etc) sono esattamente le stesse dei contratti futures corrispondenti, come del resto avevamo anticipato. Poi che lo spread denaro lettera è più largo rispetto a quello del mercato, anche in considerazione del fatto che il broker non prende commissioni diverse. Il petrolio ad esempio ha uno spread di 5 tick quando il future di riferimento in genere ne ha 1. Questo è il prezzo che si paga per poter disporre della possibilità di modulare la size ed è un prezzo che se si lavora su time frame daily è ancora sostenibile ( anche se molto pesante). L' alternativa ai CFD sono gli ETF. ETF - Gli ETF/ETC richiedono una spiegazione leggermente più articolata. Sono negoziati su mercati regolamentati e sono equiparabili a delle azioni ( sono dei fondi passivi). In questo caso ci sono molti emittenti in diversi paesi e la scelta dello strumento non è agevole a causa di due diverse componenti. In questo caso la scelta dell' emittente andrà fatta di volta in volta. A differenza dei CFD gli etf saranno trattati negli orari di contrattazione della borsa di riferimento, quindi se ad esempio si acquistano degli ETF sul mercato NYSE ( ARCA) , le contrattazioni avverranno in orario americano, quindi per noi dopo le 15:30 . Questa circostanza ha subito una importante implicazione, ovvero l' etf presenterà dei Gap ( buchi) che il future invece non avrà e questo si riflette soprattutto negli ordini stop loss, che in virtù di questi gap potrebbero saltare a livelli di prezzo diversi da quelli preventivati, comportando una perdita superiore. Va comunque detto che la maggior parte dei sottostanti si muove durante gli orari di apertura americana, pertanto questo problema è molto meno rilevante di quanto potrebbe apparire ( ma c'è!) . Un' altra criticità relativa all' utilizzo di ETC su materie prime è quello del Contango; l' ETC infatti come sottostante non ha un future, ma una sorta di cuntinous, che deve quindi scontare le differenze di prezzo e gli eventuali riallineamenti tra una scadenza e le successive di un contratto future. In parole povere potrebbe accadere che il movimento dell' ETC non sia perfettamente allineato a quello del sottostante e questo tanto più a lungo si manterrà la posizione. L' altra criticità dell' utilizzo degli etf è il fatto che, al pari dei CFD non inglobano un effetto leva, pertanto sarà necessario avere un broker che si renda disponibile a fornire questa leva ( anche overnight). Probabilmente avrete letto che esistono degli etf a leva, tuttavia ne sconsiglio l' utilizzo perché su tali strumenti sussiste un effetto di capitalizzazione che va ulteriormente ad allontanare la dinamica dell' ETF/ETC da quella del sottostante. Per capire bene il concetto dobbiamo comprendere come funziona l' etf e in cosa differisce dal CFD: L' ETF replica la performance di un sottostante, ad esempio se il sottostante vale 1000 e aumenta del 3% a fine seduta varrà 1030, mentre un ETF X3 ( leva 3) aumenterà del 9%, cosicché se ad esempio valesse 15$ a fine seduta varrebbe 16,35 e fin qui tutto ok. In virtù della capitalizzazione giornaliera tuttavia il giorno seguente i nuovi valori infliranno sulla performance, cosicché se il sottostante dovesse perdere nuovamente i 30 punti guadagnati tornando a 1000 la perdita percentuale sarebbe del 2,912% (30/1030) il che moltiplicato 3 da 0,0874 che ancora moltiplicato 16,35 fa 1,429 . Se sottraiamo questo valore a 16.35 otteniamo 14,92 che è meno del prezzo iniziale 15. In definitiva il prezzo è salito di 30 punti ed è tornato in pari, ma per effetto della capitalizzazione l' etf a leva è andato in perdita; inoltre la diminuzione di valore a parità di prezzo implica che da questo momento l' incremento ssoluto dell' etf riferito ad un incremento percentuale del sottostante si è ridotto. Il fenomeno di capitalizzazione ( compounding ) è il motivo per cui gli ETF/ETC a leva non sono adatti per un trading plan come Pitagora, mentre sarebbe auspicabile disporre di una leva sul conto con cui comprare eventualmente ETF senza leva, che in quanto tali non subiscono l' effetto compounding. Poiché ci sono moltissimi ETF, spesso gli utenti non sanno come orientarsi nella ricerca di quello giusto. Il noto sito finanziario Investing.com può venirci incontro in questo, vediamo come: Esempio ETF sul CaffèSupponiamo di voler effettuare un trade sul Caffé e supponiamo di essere soliti usare i mini futures nel nostro trading, ma poiché il contratto del caffè in relazione allo stop loss richiederebbe un rischio troppo elevato, vogliamo effettuare questo trade con un ETF. 1 Prima di tutto cerchiamo il future sul caffè nel sito Investing.com utilizzando la casella di ricerca come illustrato sotto: Dopo aver cliccato si apre la maschera del Future, con il grafico e le specifiche del contratto. Nell'immagine seguente potete vedere evidenziata in basso una sezione dove sono riportati i principali strumenti correlati a questo sottostante: Sebbene sopra siano evidenziati dei contratti quotati in Italia ( a destra è visibile ad esempio il fatto che in questo momento sono aperti, a differenza dei due americani evidenziati), gli ETF quotati sul NYSE sono a mio avviso preferibili, per liquidità e anche per orario di contrattazione ( infatti quelli sul mercato Italiano chiuderanno alle 17.00 e i movimenti delle materie prime in genere avvendono proprio in orario USA, non dimentichiamo che il mercato su cui è trattato il Caffè è il NYBOT di New York). In questa scelta però non si può del tutto entrare, perché se ad esempio il vostro broker vi offre la leva solo sul mercato Italiano magari il male minore potrebbe essere quello degli orari. CONCLUSIONIQuando non si dispone di una capitale che consenta l' utilizzo dei contratti futures, i CFD rappresentano senz'altro l' alternativa più naturale, tuttavia oltre ad avere un costo di transazione relativamente molto maggiore, sono trattati OTC. Per chi vuole restare su mercati regolamentati, magari trattando alcuni sottostanti con i futures ( molti mini sono di dimensioni contenute) è possibile ricorrere agli ETF, conoscendone però gli aspetti più critici, in particolare, orari di contrattazione diversi da quelli dei futures, assenza di leva ( a meno di non sottostare all' effetto compounding) e non ultimo un regime fiscale diverso ( Mentre i futures e i CFD sono contratti derivati, gli ETF sono dei Fondi anche se a gestione passiva).
Sebbene dunque la scelta non sia delle più semplici, è necessario affrontare questo tipo di decisione in modo da non saltare nessun segnale. Qualunque sia il piano di trading utilizzato infatti, le potenzialità dello stesso potranno essere tradotte in effetto seguendo il maggior numero di segnali che vengono individuati. E' pertanto importante mettersi nelle condizioni di poterli fare tutti. Nuovo appuntamento con il riepilogo degli Hot Tracks del mese. Questo lo score indicativo dei Profitti e delle perdite, con size calcolata per un rischio di 100 Euro a operazione (ovvero l' 1% su 10.000 Euro) * utilizzando la gestione della posizione consigliata nel Charting Service. Ovviamente una gestione diversa delle posizioni avrebbe potuto impattare in modo decisivo sul risultato, quindi al di là del risultato quantitativo ( anche a prenderli male si guadagnava bene in relazione al rischio corso... ) è importante osservare la qualità delle operazioni rivedendole una ad una. SCORE NATURAL GAS 24/10 350 SUGAR 1/11 50 LEAN HOGS 1/11 270 AUDUSD 1/11 0 GBPUSD 2/11 170 GOLD 2/11 -20 USDCAD 2/11 40 FTSE MIB 6/11 240 S&P500 7/11 0 Bund 9/11 130 NATURAL GAS 12/11 85 GBPUSD 13/11 -100 COCOA 14/11 200 SOYBEAN OIL 15/11 - 70 CORN 17/11 100 Eurostoxx 17/11 260 USDJPY 8/11 10 S&p500 18/11 -100 NZDUSD 21/11 80 USDCAD 21/11 0 EURJPY 21/11 85 S&p500 22/11 -100 AUDUSD 22/11 50 COPPER 23/11 240 GBPUSD 27/11 -60 USDCHF 27/11 0 NATURAL GAS 27/11 180 WTI CRUDE OIL 27/11 40 SUGAR 28/11 0 EURUSD 28/11 0 TOTALE 2.130 * I prezzi di riferimento sono quelli ufficiali dei mercati di riferimento ( Futures), mentre riguardo al forex ci si riferisce ai prezzi del broker ( interactive brokers). Il calcolo è stimato per difetto, in modo da considerare l' impatto dei costi di transazione ed è riferito all'utilizzo di strumenti che consentano di modulare la size in base al rischio secondo il tradin plan Pitagora ( CFD o ETF) anche per quegli utenti che non dispongono di una capitalizzazione tale da lavorare con i Futures. TUTTE I SEGNALI CON LE RISPETTIVE IMMAGININATURAL GAS 24/10Un bellissimo Short che è iniziato ad ottobre, ma che è stato chiuso l' 8 novembre con un guadagno pari a 3,5 volte il rischio iniziale. SUGAR 1/11La scelta di chiudere solo 1/3 della posizione ha ridotto di molto il profitto di questo trade, che è pari a solo la metà del rischio iniziale. LEAN HOGS 1/11Se dovessimo eleggere un "Trade del mese" probabilmente la lotta sarebbe tra questo e quello sul natural gas;probabilmente vincerebbe l' altro, ma anche questo è un trade molto bello sebbene il movimento non abbia interamente percorso il vettore ( ma in questo caso il trailng stop è stato provvidenziale). Il risultato è un guadagno pari a 2,7 Volte il rischio iniziale. AUDUSD 1/11Il trade, iniziato con i migliori presupposti, si è poi chiuso in breakeven. GBPUSD 2/11Operazione memorabile aperta in prossimità del rialzo dei tassi di interesse in UK, quindi contro la notizia. Il trade ha prodotto un guadagno pari a 1,7 volte il rischio iniziale. GOLD 2/11Operazione che si è chiusa molto vicino al prezzo di apertura. La contabilizziamo comunque come una perdita pari a 0,2 volte il rischio iniziale. USDCAD 2/11Operazione chiusa in trailng stop con un profitto pari a 0,4 volte il rischio iniziale Ftse Mib Future 6/11Una bella operazione che nel complesso ha fruttato un guadagno pari a 2,4 volte il rischio iniziale. S&P500 MINI FUTURE 7/11L' operazione si è conclusa con un piccolo profitto; la contabilizziamo tuttavia a breakeven. USDJPY 8/11Il trade si è chiuso con un guadagno esiguo che approssimiamo per difetto a 0,1 volte il rischio iniziale. Bund Future 9/11Una bella operazione che nel complesso ha fruttato un guadagno pari a 1,3 volte il rischio iniziale. NATURAL GAS 12/11Una bellissima entrata ( il prezzo poi ha percorso l' intero quadrato andando ad impattare lo stesso rapporto sul lato opposto) ; l' uscita in stop profit ha prodotto un guadagno pari a 0,85 volte il rischio iniziale. GBPUSD 13/11Un tentativo al ribasso che si è chiuso in stop loss. COCOA 14/11Una bella operazione che ha portato un guadagno pari a 2 volte il rischio iniziale. SOYBEAN OIL 15/11Operazione in stop con una perdita pari a 0,7 volte il rischio iniziale. CORN 17/11Un tentativo al rialzo che ha prodotto un guadagno pari al rischio iniziale. EUROSTOXX 17/11Una bella operazione che nel complesso ha fruttato un guadagno pari a 2,6 volte il rischio iniziale. S&P500 MINI FUTURE 18/11La decisione di derogare la regola e non abbassare lo stop in questo caso non si è rivelata ottimale. La perdita è pari al rischio iniziale. NZDUSD 21/11Una operazione al rialzo che nel complesso ha fruttato un guadagno pari a 0,8 volte il rischio iniziale. USDCAD 21/11Operazione chiusa in Breakeven. EURJPY 21/11L' operazione al rialzo ha fruttato un guadagno pari a 0,85 volte il rischio iniziale. S&P500 MINI FUTURE 22/11La decisione di derogare la regola e non abbassare lo stop in questo caso non si è rivelata ottimale. La perdita è pari al rischio iniziale. AUDUSD 22/11Il trade al rialzo si è chiuso in stop profit con un piccolo guadagno pari alla metà del rischio iniziale. COPPER 23/11Una bella operazione che ha prodotto un guadagno pari a 2,4 volte il rischio iniziale. In questo caso una gestione della posizione con maggiore ampiezza del trailing stop avrebbe consentito un trade molto più profittevole. GBPUSD 27/11Un trade iniziato molto bene e poi beffato dalla improvvisa ripartenza al rialzo per una notizia sulla trattativa della brexit. La perdita è stata di 0,6 volte il rischio iniziale USDCHF 27/11Tentativo al rialzo concluso con stop in breakeven. NATURAL GAS 27/11Stilisticamente meno bello del precedente, ma in questo caso il trailing stop stretto è stato molto più efficace, consentendo di uscire repentinamente dalla posizione prima che ripiegasse su se stessa; il risultato è un profitto pari a 1,8 volte il rischio iniziale. WTI CRUDE OIL 27/11Operazione short che si è chiusa con uno stop profit per un guadagno di 0,4 volte il rischio iniziale. SUGAR 28/11Tentativo finito in un nulla di fatto, sebbene il movimento successivo sia invece stato di tutto rispetto... EURUSD 28/11Posizione chiusa in stop profit con un piccolo guadagno pari a 0,25 volte il rischio iniziale. COMMENTOSe si resiste alla tentazione di guardare subito la somma dove è scritto totale e si va a guardare nelle pieghe dei singoli trades, nella qualità dei livelli di ingresso, vero punto di forza nel trading plan Pitagoa, si avrà immediatamente la sensazione che al di la del risultato già sbalorditivo ( un solo mese con un rischio di 100 euro a operazione e raccogliendo la metà di quello che è stato il risultato avrebbe ripagato un anno di charting service in un solo mese) si poteva fare ancora meglio. Questa sensazione deve però essere tenuta a freno, perché in definitiva si fa quello che si può e non è possibile ottenere un risultato senza prestare il fianco ad una criticità. In questo caso ad esempio ci si dirà che aver lasciato più aria al Natural gas nel secondo short, oppure al copper avrebbe prodotto dei trades memorabili e questo è vero; tuttavia se si osserva il trade dei lean hogs si conprenderà come aver stretto lo stop abbia avuto l' effetto di difendere l' intero profitto e ancora, si potrà notare come proprio la scelta di lasciare largo lo stop è quella che ha prodotto gli stop interi sugli short di S&P500 ( il cui rischio sarebbe potuto essere stato ridotto).
Pertanto bisogna comprendere che ogni tattica ha una sua caratteristica ben precisa che ben inteso può essere modificata, ma richiede la cosapevolezza che a qualcosa bisogna sempre rinunciare. Dal canto nostro continuiamo gestire le posizioni con il trading plan Pitagora, cercando di sfruttare il vantaggio competitivo che i livelli di ingresso prezzo-tempo continuano ad offrire segnalandoci spesso delle svolte significative negli swings . A gennaio il libro "Il trading Geometrico" compirà 2 anni, e i mercati continuano a muoversi con la dinamica individuata dai modelli descritti nel libro, come del resto hanno fatto in precedenza, da quando nel 2011 abbiamo aperto questo blog. Non è dunque il risultato numerico ad essere importante, ma la qualità dei livelli di ingresso, dei vettori che descrivono la velocità PRIMA che il prezzo li percorra, perché vedere questo con gli occhi giorno dopo giorno, mese dopo mese ci dona una consapevolezza di ciò che facciamo e quindi il coraggio operativo di continuare a farlo anche quando prendiamo uno o più stop loss. |
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