Cronache dal charting service. Chi segue il Charting service da lunga data conosce molto bene le armonie del cambio AUDUSD; recentemente abbiamo avuto un' altra bellissima manifestazione in tal senso... Il 23 Febbraio scorso il prezzo raggiungeva un' importante livello di resistenza prezzo-tempo. L' evento veniva sottolineato nel charting service con un apposito market alert, di cui riportiamo lo screen shot. Come sempre non manchiamo di mostrarvi il grafico così come appariva in quel momento e come lo vedete andando indietro nello storico del Canale. Nei giorni successivi il livello si rivelava interessante, essendo di fatto un massimo di periodo: Come sempre ecco il grafico Nei giorni successivi il vettore veniva abbandonato, dando vita ad un nuovo tentativo di riprendere il massimo, tentativo a sua volta conclusosi con il raggiungimento di un altro livello di resistenza, anche questa volta prontamente annunciato prima con apposito market alert: Qui sotto il grafico... Il prezzo dopo aver impattato il livello G ha iniziato a scendere velocemente in direzione di E. Di seguito postiamo un grafico aggiornato ad oggi. In definitiva ancora una volta siamo qui a dimostrare con i fatti che la Sintesi Geometrica è davvero un modo diverso di guardare i grafici, uno strumento che consente di comprenderne la vera dinamica delle forze in gioco. A volte è più semplice, altre volte più difficile; a volte lo si può fare meglio ed altre volte meno bene, una cosa è certa: c'è doppio massimo e Doppio Massimo; c'è supporto e Supporto, c'è resistenza e Resistenza...
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Quando il rimbalzo del Crud Oil appariva rigoglioso, la violazione di un importante vettore ci mise subito in guardia circa una possibile rivisitazione dei minimi. Ecco cosa scrivevamo nel charting service il 3 Febbraio scorso: Come sempre riportiamo il grafico ingrandito, così come è visibile nello storico del charting service: Nei giorni successivi il movimento è proseguito verso E, fino a raggiungere il livello proprio ieri. A tal proposito ieri segnalavamo l' evento con un apposito market alert ( il nome del livello era nei giorni cambiato da E a D, ma il prezzo tempo era all' incirca lo stesso come è facile verificare): Qui sotto il grafico ingrandito come di consueto. Questa mattina inoltre rassicuravamo sulla bontà del livello come potenziale supporto di prezzo-tempo spiegando che la fuoriuscita verso il basso del prezzo era da attribuire alla concomitanza dei due futures con scadenza ravvicinata ( marzo e aprile) che proprio in questi giorni si stanno passando il testimone e per rafforzare il concetto abbiamo pensato di postare un grafico del petrolio spot ( END of DAY): Di nuovo ecco il grafico ingrandito: Alla fine la giornata di oggi è stata all' insegna del rimbalzo, con il prezzo che è arrivato ad un + 12% nel caso del future Marzo. Ecco un grafico attuale del Future Aprile: Che dire? Chi ci segue queste cose le ha viste succedere molte volte e se qualcuno preferisce non vederle ci dispiace per lui perché non sa che si perde...
Ancora per tutto il mese di Febbraio sarà possibile abbonarsi a 60 Euro/mese, poi il prezzo subirà un aumento di 15 euro, ma solo per le nuove sottoscrizioni, quindi chi si è abbonato a 60 Euro continuerà a rinnovare ogni mese a 60 euro. RICORDO CHE A CAUSA DI COMPORTAMENTI POCO CORRETTI CHI VOLESSE USUFRUIRE DEL PERIODO DI PROVA DEVE ABBONARSI CON PAYPAL; SE L' ABBONAMENTO NON SARA' DISDETTO DOPO UNA SETTIMANA IL PRIMO CANONE SARA' ADDEBITATO AUTOMATICAMENTE, IN CASO CONTRARIO INVECE NULLA SARA' DOVUTO. Per iniziare la tua settimana gratuita clicca qui. La Sintesi Geometrica è lo studio della dinamica del mercato. Oggi vediamo un' altro esempio che dimostra l' importanza di queste informazioni, per godere di una prospettiva privilegiata non solo nella comprensione del prezzo e del tempo, ma anche della volatilità. In un post precedente avevamo parlato del massimo relativo del 15 gennaio e di come questo fosse correlato ai movimenti del grafico orario in maniera frattale. Nei giorni successivi abbiamo seguito il movimento con il charting service, prendendo atto che il movimento si stava sviluppando in maniera laterale. Questo fino a che si è giunti all' estremo destro del quadrato, quel giorno ( 3 Febbraio) infatti scrivevamo così: Per chi non ha dimistichezza con l' inglese, nel commento rilevavamo la presenza di un possibile punto di arrivo della lateralità, e ipotizzavamo un aumento della volatilità con un deciso movimento dalla parte verso cui la rottura avrebbe avuto luogo. Come sempre alleghiamo l' immagine ingrandita, così come vi sarà possibile vedrela andando indietro nel charting service e cliccandoci sopra: Quello che è accaduto nei giorni successivi è cosa nota, tuttavia ve lo mostriamo nel modo in cui lo abbiamo seguito giorno dopo giorno nel charting service, delineando da subito la potenzialtà del movimento, ecco dunque il grafico aggiornato: Ancora una volta la Sintesi Geometrica si conferma essere lo stato dell' arte dell' analisi grafica, offrendo una vera e propria informazione sulle forze in gioco nel mercato.
Se vuoi approfondire lo studio della Sintesi Geometrica compra subito il libro Il Trading Geometrico Per ricevere tutti i giorni un' informazione unica sul movimento dei prezzi di Indici, Futures, Commodities e Valute abbonati subito al Charting Service. Qualche giorno fa, nei commenti di un post su Facebook si parlava di vendita allo scoperto di put. Stavo per fare un commento a mia volta, ma mi sono accorto che sarebbe stato troppo lungo e che l' argomento meritava di essere condiviso con i lettori del mio blog, così ho deciso di scrivere questo articolo. COS’E’. La vendita di put allo scoperto è una operazione alternativa o complementare all’ atteggiamento per così dire da “cassettista”. Come noto l’ opzione put consente a chi la detiene la possibilità, ma non l’ obbligo di vendere una data quantità di un determinato sottostante ad una scadenza prefissata. Ne consegue che chi scrive l’ opzione medesima, ovvero chi la vende allo scoperto si impegna dietro richiesta della controparte a comprare il sottostante a quel prezzo. ESEMPIO Supponiamo di essere non tanto dei traders, quanto degli investitori. Diciamo che per qualche motivo riteniamo che L’ azione Unicredit, attualmente quotata 3,196 potrebbe essere un affare se scendesse a 3 magari sull’ onda emotiva del presente ribasso al punto da metterci sopra 90.000 euro. Una possibilità che avremmo davanti sarebbe quella di attendere che il prezzo arrivi a 3 e comprare, magari inserendo un’ ordine buy limit per 3000 azioni . Un’ alternativa a questo potrebbe essere rappresentata dalla vendita di 30 put 3,00 scadenza 17 marzo incassando 20 Euro ad opzione, per un premio totale di 600 Euro. Alla scadenza dell’ opzione, se il prezzo sarà sopra a 3 non avremo comprato le nostre azioni, ce ne faremo una ragione e ci consoleremo col premio di 600 Euro; se il prezzo sarà leggermente sotto 3 avremo incassato parte premio e avremo comprato le 3000 azioni come volevamo ( visto che la nostra controparte avrà esercitato il proprio diritto), infine se il prezzo sarà di molto inferiore a 3 saremo in perdita, come lo saremmo stati nel caso in cui avessimo semplicemente comprato, fermo restando che ci siamo almeno messi in tasca il premio. Inoltre, se il prezzo dovesse scendere molto prima della scadenza e noi improvvisamente decidessimo che non ci interessa più comprare a 3 potremo sempre coprire la nostra posizione vendendo 3000 azioni unicredito. ATTENZIONE. Quando si copre una opzione scoperta si chiude il rischio dalla parte dell’ opzione, nel senso che anche se il prezzo del titolo andrà a zero le azioni comprate andranno a chiudere quelle vendute, ma dall’ altro lato si apre un rischio potenzialmente infinito dal lato dei titoli, se infatti il prezzo dovesse esplodere, ci si troverà solo con le azioni vendute allo scoperto, dato che la controparte non eserciterà il suo diritto. Questa precisazione è d’ obbligo, visto che in giro circola il mito che vendendo opzioni coperte si operi senza rischio… ATTENZIONE 2. Seppure superfluo, sia ben chiaro che l’ esempio è stato fatto con valori reali al fine di dare un’ idea più verosimile: SI TRATTA DI UN RAGIONAMENTO DI FANTASIA, CHE NON VOLEVA ESSERE UN SUGGERIMENTO DI ALCUN GENERE. Peraltro io non apprezzo, non consiglio e non pratico operatività da cassettista… LA STRATEGIA PREFERITA DAGLI ISTITUZIONALI Se esistesse un concorso per le strategie più amate dagli istituzionali questa non la farebbero partecipare nemmeno, visto che la sua vittoria schiacciante sarebbe scontata. Il motivo è presto detto: chi svolge asset managment spesso si trova a dover creare dei portafogli di titoli ed il suo obiettivo è quello da un lato di “muovere i soldi” e dall’ altro di performare qualcosina meglio del benchmark, nell’ ottica più ampia di mantenere il cliente e la managment fee. Ecco dunque che se io sono un fondo, prendo un titolo che le società di rating mi dicono potrebbe valere 30 perché i suoi fondamentali sono buoni e adesso vale 5 potrei decidere non di vendere le put 3 o le put 4, ma anche le 5 o le 6, con scadenze più lontane ( che ovviamente mi daranno premi molto corposi). Se alla fine dell’ anno mi troverò in mano il titolo con prezzo di carico 6 e prezzo in quel momento 4, poco male potrò fare una forbita supercazzola al cliente circa la bontà dei titoli che abbiamo in mano, rassicurandolo che basterà tenere duro, dato che le nostre analisi fondamentali guarda caso sono avallate niente meno che da Standard and Poor’s ( o chi per lui), secondo cui addirittura il titolo esploderà fino a 30… anzi quasi quasi sarebbe da comprarne più, adesso vedremo… ( e giù a vendere altre put ) CONCLUSIONI Sia bene inteso che quanto detto sopra non vuole essere un biasimo nei confronti degli asset manager, che in ogni caso fanno il loro lavoro e che comunque in molti casi ricevono una grossa mano anche da strategie del genere. La conoscenza di queste dinamiche può però essere utile a far comprendere a chi si affaccia al mondo delle opzioni, che ogni strategia ha una sua logica legata alle dinamiche del mercato, al capitale investito etc. La naked put si presta a logiche da investitore/cassettista. MA IO POSSO VENDERE PUT A LEVA IN ALTERNATIVA A VENDERE IL FUTURE… Un trader può anche vendere put anche con ottica speculativa a leva, ma questo è un’ altro discorso, visto che entrano in gioco i margini, le greche e la necessità di usare lo stop loss, pena la chiusura del conto e anche di più. Non sono insoliti casi di persone che hanno venduto call su titoli che poi sono esplosi del 100%, ne di altri che hanno venduto put a margine senza coprire l’ eventuale acquisto del sottostante con l’ importo sul conto che si sono poi visti chiudere le posizioni forzatamente. Vista in quest’ ottica a leva, la vendita di put non differisce dalla vendita scoperta di call. |
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