Spesso ho l' impressione che molti di quelli che desiderano automatizzare il proprio trading non hanno ben chiare le criticità di un approccio sistematico. Facciamo un gioco: Immaginate di comprare un titolo, che è sceso del 10% e vi sembra aver raggiunto “un buon prezzo”. Subito dopo il titolo continua scendere fino a raggiungere una distanza dal massimo del 15%; vorreste liquidarlo perché avete raggiunto il limite della perdita che eravate disposti a sostenere, ma la “logica” vi dice che se era buono da comprare a -10% è ancora più buono a -15% e se lo liquidate adesso magari sarà proprio il momento in cui rimbalzerà...così esitate e giù lui continua a scendere a -20% , sudate freddo ma continuate a pensare che se lo vendete adesso poi magari lui rimbalzerà e sarete stati degli sciocchi... il prezzo inizia a rimbalzare e sentite di aver fatto la cosa giusta, solo un altro po' di rimbalzo per chiudere con una perdita accettabile, basterebbe pochissimo dai dai....eeeeeh giù! Nuovo minimo e sell-off che porta il prezzo a -30%. Adesso no, non è possibile: nella sua storia questo titolo non aveva mai avuto un ritracciamento del 30% ( il massimo era stato 25%) quindi è da tenere a tutti i costi, anzi potendo ne comprereste più... neanche il tempo di pensarlo che giù parte un altro sell off di due mesi che porta il titolo a -50% dai massimi. A questo punto siete sconfortati, deve essere successo qualcosa di grave, qualcosa di irreversibile e nelle orecchie vi risuona la vecchia storia di Tiscali così pur di ricominciare a dormire liquidate la posizione... ovviamente sui minimi!! Perché vi racconto questa storiella che conoscete tutti molto bene ( e che in molti casi avete vissuto di persona)? Perché ho la sensazione che molte persone non abbiano realmente idea di ciò a cui vanno incontro quando con leggerezza decidono di passare al trading sistematico automatizzato. La creazione di un algoritmo che generi segnali di trading è una operazione che può essere più o meno complicata e rivestire quindi una qualità ed una robustezza diversa, tuttavia una volta che questo algoritmo è stato testato e valutato, prima o poi dovrà essere messo a mercato. Il mettere a mercato il robot equivale ad acquistare una strategia, proprio come si possono acquistare dei fondi oppure dei titoli, che hanno uno storico e un rendimento in un periodo più o meno lungo; che hanno registrato un massimo drawdown in passato etc. Il vostro robot, benché soltanto in back-test, avrà avuto un massimo drawdown, uno sharpe ratio etc.; nell' azionare la macchina, vi attendete che il sistema in futuro presenterà dell criticità analoghe a quelle che ha avuto in passato, proprio come accade all' acquirente del titolo XYZ che si aspetterà al momento dell' acquisto un drawdown in linea con quelli che ha visto in passato. Ho una brutta notizia che risuona come un Teorema: IL MASSIMO DRAWDOWN E' QUELLO CHE DEVE ANCORA ARRIVARE Perciò ogni serio sviluppatore di Trading Systems vi dirà che: 1 Occorre decidere prima di iniziare a far girare il robot, quali condizioni comporteranno la chiusura dello stesso. Esatto, in pratica, dovete avere uno STOP LOSS nella strategia e la disciplina per seguirlo. 2 E' bene far girare contemporaneamente più sistemi, magari con filosofie differenti ( es uno trend follower e uno mean reverting) Infatti se vi salta lo stop loss su una strategia poi che fate? Aspettete di tradare incassando il drawdown senza possibilità di ripresa? Adesso immaginate che, dopo tutti i test e le ottimizzazioni avete messo a mercato il vostro robot. Ora ipotizziamo che il massimo drawdown del sistema sia stato del 20% e che attualmente stia registrando un draw down attuale del 25%; brutta questione, cosa fare? Potreste staccare il sistema, ma il rischio di staccare un sistema in drawdown è che potrebbe ripartire il recovery proprio dopo averlo staccato, così esitate aspettate per vedere e giù lui va a perdere il 30%; certo ora è molto probabile che inizi a riguadagnare, ma siamo già oltre il limite che ci eravamo imposti... aspetta un' attimo inizia a riprendere, siamo a -25%, quasi quasi aspetto un attimo vediamo se le condizioni del mercato sono tornate “normali”... azz di nuovo drawdown, ora siamo a -35% basta! Ora lo stacco, ho deciso. Qualche giorno dopo il secondo sistema inizia ad andare in draw down e il primo riprende a fare soldi ( peccato che l' ho staccato)... Questa storiella è inventata, ma proprio come la prima la conoscono in tanti e in qualche modo è ancora più difficile da digerire, perché quando si vive quel momento, il drawdown non investe solo il denaro del conto, ma anche tutti gli sforzi profusi per produrre la strategia, quindi a livello psicologico pesa forse ancora di più. Il paradosso, meditando su queste situazioni, è che il trading automatizzato, scelto da alcuni proprio per evitare certe dinamiche psicologiche, può finire per crearne di peggiori. I calcolatori sono degli alleati utili, possiamo automatizzare molte cose evitando un dispendio di energia e rendendo i processi efficienti; inoltre consentono di valutare l' impatto strategico dell' utilizzo di questa o quella tattica di trading. Tutto questo è assolutamente innegabile. E' altrettanto innegabile che le tattiche di trading si equivalgono e che a fare la differenza è il contesto in cui si innescano, così un qualunque robot sarà sempre necessariamente soggetto e revisioni, cambiamenti etc. Ma la necessità di cambiare la vedi solo quando c'è una grave perdita, maggiore di quelle che si ritengono fisiologiche (è insito nel ritenerle tali) e il rischio come sempre è chiudere la stalla quando i buoi sono già usciti. Ecco allora che per portare avanti con successo il trading sistematico occorre il COLPO D' OCCHIO, l' INTUIZIONE, l' ESPERIENZA di vedere e capire PRIMA che la criticità si manifesti del tutto: sono tutte qualità SOGGETTIVE appannaggio del più perfetto essere che la natura abbia mai creato: L' UOMO . E così, alla fine anche il trading Sistematico Automatizzato è nella sua essenza sempre e comunque DISCREZIONALE. E' un po' diverso da come viene percepito, non trovate? Credo di aver sentito un intervista del più famoso trader algoritmico che ci sia in Italia che esprimeva questo concetto dichiarando che uno stesso sistema in mano a due persone diverse produce risultati diversi. Ah, ancora una cosa... il "Teorema" vale anche per noi discrezionali e per i nostri conti purtroppo, ma di questo ne parliamo un' altra volta ;) Buon trading ( Automatico o Discrezionale che sia ) a tutti.
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