PREMESSAInizieremo ad occuparci con una serie di articoli della Sezione Aurea, ovvero di quella funzione primordiale che manifestamente opera nella natura, scandendone la legge suprema di analogia per cui ciò che è in alto è uguale a ciò che è in basso come trasmesso dalla tradizione ermetica. E’ bene prima di iniziare questo piccolo viaggio mettersi bene in testa che qui non si presenteranno delle teorie o delle dottrine, che in quanto tali potrebbero essere opinabili, ma piuttosto dei fatti, che ciascuno valuterà e utilizzerà come crede. Nel vangelo di Matteo come noto Gesù raccomanda di non gettare le perle ai porci, che le calpesterebbero per poi voltarsi per sbranare chi lo facesse. Questa allegoria da sola spiega il silenzio da sempre praticato in merito a certi argomenti dai Filosofi. Divulghiamo queste poche informazioni nella consapevolezza che i porci le troveranno inutili e noiose e non si prenderanno neppure la briga di sbranarci, mentre qualche cavaliere intrepido potrebbe raccoglierle per farne dono alla sua amata una volta che sarà riuscito a liberarla dalla fortezza in cui è rinchiusa. UNITA' E DUALITA'Ai nostri bambini a scuola insegnano che 1+1 =2 , cioè che il numero 2 o la dualità possa nascere come somma di due unità; in altre parole una mela + una mela sono due mele, ma qualcuno ha mai visto due mele uguali? Ovviamente No. Nessun problema, dal punto di vista pratico la questione non si pone, perché basta definire l’ insieme “mele” e poi dichiarare l’ appartenenza di entrambi i frutti a quell’ insieme e sarà possibile vendere i pomi al banco della frutta, per buona pace di chi vive di sola materia. Ma quando si intendesse speculare sul significato della dualità, che in senso filosofico potremmo assimilare al divenire non potremo mai vederla come somma di unità, ma dovremmo piuttosto ricondurla ad una forma, che la distingua a un tempo dall’ unità e che consenta contemporaneamente di identificare le due parti di cui è composta come immagini di lei. Il problema posto in termini geometrici è quello di dividere una unità in due parti, tali che il rapporto tra queste due parti eguagli il rapporto tra la parte più grande e l’ unità originaria: Assegnando il valore 1 al segmento iniziale la diagonale del quadrato doppio varrà √5 e la sezione cercata sarà (√5-1)/2 Il valore AC è un numero irrazionale ( o per meglio dire non è un numero….) che approssimato si può scrivere 0,618 In realtà questo valore non è mai “fermo”, in quanto definisce una spirale di crescita. Per mostrare questo concetto richiamiamo il teorema cosiddetto “ di Euclide” ricordando che l’ altezza di un triangolo rettangolo è media proporzionale alle proiezioni dei lati sull’ ipotenusa. La spirale di crescita è dunque ben visibile. Torneremo su questo argomento quando ci occuperemo del rettangolo aureo e del relativo modello di crescita, per il momento fermiamoci a queste poche nozioni che offrono di per se ottimi spunti per meditarci sopra.
Nel prossimo articolo ci occuperemo del legame tra la sezione aurea ed il numero 5.
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