I mercati, tutti i mercati si muovono a causa di una forza emotiva che rappresenta la risultante di di due poli che potremmo semplificare con le parole Paura e Avidità, ma che nella sostanza sono la stessa cosa con appunto polarità opposta. L’operatore nel panico che è in procinto di liquidare la sua posizione in preda alla disperazione, se improvvisamente si imbatte in una improvvisa quanto insperata inversione diviene ad un tratto spavaldo e prova un senso di onnipotenza rimuovendo completamente il suo stato precedente. Specularmente l’operatore che ad un passo dal livello di prezzo che appaga la sua avidità dovesse incappare in una inversione improvvisa della tendenza che lo dovesse riportare in negativo inizierà a sentirsi mancare la terra sotto i piedi e diverrà incapace di reagire, proprio come chi è vittima di una crisi di panico. Questa dinamica, lungi dall'essere uno studio antropologico su chi si dedica alla borsa è al contrario l’essenza stessa del movimento dei prezzi e lo determina in misura ampiamente maggiore di qualsiasi altra cosa. Si ma che c’entra questo col prezzo del mais? Allora, il future sul mais ( qui ci riferiamo allo ZC tradato su Chicago) è una materia prima e il suo valore è certamente influenzato da elementi di natura fondamentale sia dal lato della domanda ( eventi climatici ) che dal lato dell’offerta (scorte). Se ci si attende un raccolto buono e le scorte sono sufficientemente alte da soddisfare il fabbisogno della domanda la “logica “ vorrebbe che il prezzo del mais scenda, ma si tratta di una logica speciosa nel momento in cui non si comprende che a qualsiasi livello di prezzo per ogni compratore c’è un venditore e viceversa, quindi il prezzo attuale necessariamente sconta tutte le informazioni disponibili. L'operatore che insegue le notizie del mercato si trova dunque le posizione del criceto che corre nella ruota. Questo è quanto accaduto sui futures del mais quest’anno quando puntualmente allo scoppiare della pandemia ed alla corrispondente correzione sui mercati azionari si è diffusa l’idea (grazie agli immancabili traders da salotto televisivo) che l'acquisto di materie prime agricole fosse un calcio di rigore a porta vuota visto che l’imminente crisi si sarebbe trasformata in corsa alle scorte alimentari. Immancabile la smentita del mercato è arrivata con una discesa dei prezzi che si è protratta fino all’estate . A questo punto gli “Esperti” hanno iniziato a dire che il motivo della discesa era legato al fatto che le condizioni climatiche e i rapporti sulle scorte già da inizio anno chiaramente indicavano una abbondante offerta tale da soddisfare tutto il fabbisogno. Come sempre nessuno aveva mai detto di comprare, anzi assicuravano che loro erano sempre stati short e lo sarebbero stati ancora ( la memoria del telespettatore si sa, è quella di un topolino). Il mercato sentendo tutte queste sciocchezze insieme non poté fare a meno di rimbalzare per tutto il mese di agosto fino ad oggi, quando gli esperti ci dicono che la salita si spiega benissimo con la presenza del Derecho e del rally di fine stagione ( poi tra un paio di mesi cominceranno col rally di Natale). Insomma la vita del commentatore da salotto è dura, perché deve sempre trovare una causa a qualcosa che è già avvenuto, cercando di dedurre col ragionamento quello che avverrà, per poi essere puntualmente smentito dai fatti a causa del dato di fatto che nel mercato non c’è NIENTE di logico, perché è guidato da forze che sono EMOTIVE come abbiamo già spiegato. Avendo da tempo rinunciato a prevedere il futuro, non solo perché lo ritengo impossibile ma anche e soprattutto perché non lo ritengo necessario, mi limito a misurare i movimenti di prezzo come espressioni fattuali delle cause emotive ( o forze) che li hanno prodotti, ma non posso fare a meno di prestare attenzione quando i traders da salotto emettono queste sentenze perché molto spesso gli dei del trading si accaniscono contro di loro producendo esattamente il contrario di quello che hanno previsto. Ecco dunque, dopo la lunga ma doverosa premessa che voglio condividere con voi una potenziale operazione che ho intenzione di mettere su se si creeranno certe condizioni. Di seguito vedete il grafico Settimanale e giornaliero del Mais, come si vede c’è una potenziale area di resistenza che coinvolge entrambi i time-frame che potrebbe essere raggiunta lunedì prossimo ( o anche martedì) in area 370 del future con scadenza dicembre. Se questo dovesse accadere e si dovesse formare una barra di inversione, aprirò una posizione corta alla rottura del minimo di quella barra con lo stop strettissimo sopra al massimo della stessa, in accordo con il trading Plan Pitagora, quello cioè che da anni seguiamo nel servizio Charting. Grafico GiornalieroN.B. Il rapporto di sezione aurea che potrebbe verificarsi lunedì è esattamente lo stesso rapporto che si è formato sul minimo rispetto allo swing precedente. Grafico settimanaleIn questo caso il rapporto che potrebbe verificarsi la prossima settimana è il rettangolo Rad di 3 come definito nel libro "Il Trading Geometrico" Se sei un trader e vuoi seguire l'evoluzione di questa opportunità insieme a tutte le altre che seguiamo ogni giorno abbonati subito al Servizio Charting ed arricchisci il tuo trading con una tecnica di analisi oggettiva che ti consente di misurare correttamente le forze in gioco, mettendoti in condizione di decidere al meglio quando e come aprire delle posizioni sul mercato, anche insieme alle altre tecniche che stai già utilizzando.
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