Ieri ho scritto un piccolo articolo nel quale ho cercato di spiegare che cosa è uno stop loss, quale è la sua ragion d'essere che lo ricordo è duplice. In quella sede abbiamo visto come una delle due funzioni dello stop loss venga sistematicamente messa in dubbio principalmente a causa di un equivoco di fondo che mi auguro di riuscire a fugare con questo secondo articolo. Cominciamo col dire che nel trading di certezze ne esistono veramente poche. In nessun settore come in questo se vi divertite a chiedere la stessa cosa a 10 professionisti riceverete 10 risposte diverse, quindi nello scrivere un articolo così bisogna che cerchi di stare ai fatti e allora partiamo dal primo fatto: Non tutti i trades saranno positiviQuesta cosa è ovvia, ognuno la riconosce, ma non tutti sono consapevoli delle conseguenze del riconoscere questo fatto. Le conseguenze che questo implica sono che ci saranno volte che: 1 Il prezzo si muoverà immediatamente contro la nostra posizione per un certo periodo, poi tornerà sui suoi passi e ripartirà nella direzione nella quale avevamo scommesso. 2 Il prezzo si muoverà immediatamente contro la nostra posizione iniziando un movimento contrario ragionevolmente lungo ed esteso da mettere in condizioni critiche l' intero conto di trading. 3 Il prezzo si muoverà inizialmente dalla nostra parte, per poi tornare sui suoi passi ed iniziare un movimento contrario ragionevolmente lungo ed esteso da mettere in condizioni critiche l' intero conto di trading. Rileggete molto bene i 3 punti perché essi esauriscono la casistica inerente alle posizioni che vanno male. Punto 1 Il punto uno si presenta con una frequenza maggiore ed è quello che resta impresso al trader che vede in qualche modo come consolazione alla propria perdita il fatto di averci in qualche modo visto giusto e si affretta a dare la colpa della perdita allo stop loss. A una prima lettura si direbbe che questo è il regno favorevole a chi non usa lo stop loss perché egli sarà al riparo dalla beffa ma attenzione, già in questo primo punto si annida l' insidia: se infatti non c'è bisogno di fissare uno stop e si ritiene che basti "avere ragione" sulla direzione, allora ne derivano un' altra serie di comportamenti pericolosi, come ad esempio il fatto di non selezionare con cura gli ingressi, abituandosi ad aprire posizioni con una certa leggerezza sostenuta dalla percezione infondata ma ahimé sempre viva che tanto in un modo o nell'altro la faremo franca... Punto 2 Ma purtroppo non è così, non è così neanche per niente, perché in genere dopo una serie di situazioni critiche che rientrano e altre positive arriva il momento dei punti due e tre. Si compra a mercato con l' idea di comprare ad un prezzo buono e poi si vede questo prezzo scendere ancora e si attende un rimbalzo magari per chiudere in pari o perché no anche con un po' di gain, ma il rimbalzo non arriva. Poi finalmente arriva, si avvicina al pari ma, disdetta, torna a rompere i minimi e va sempre più giù fino a ché la perdita diventa talmente ampia che non la si potrebbe recuperare neanche con 100 operazioni positive, soprattutto quando si aggiunge a una situazione come questa anche la mediata in martingala. Punto 3 Il punto 3 è molto simile al due ma spiega benissimo un altro fatto: la mancanza di stop loss implica il pericolo di mettere a rischio il conto non solo nei casi in cui il trade va male, ma anche e soprattutto quando inizialmente il mercato ci da ragione. Le più grandi perdite infatti avvengono in maniera inaspettata, magari da posizioni che stanno guadagnando anche bene, a pochi passi dal take profit che improvvisamente si rigirano e non sussistendo una strategia di protezione del capitale e dei profitti rimangiano quanto guadagnato in precedenza. A questo punto il trader non ci stà anche perché inizia a pensare che la cosa peggiore che potesse capitargli era quella di perdere il profitto e proprio non prende seriamente la possibilità che la situazione possa assumere dimensioni molto maggiori. E' proprio questa immotivata sicurezza che rende la situazione appena descritta molto peggiore della precedente, perché quando uno apre una posizione e gli va subito contro sarà più lesto a uscirne magari con una perdita ragionevole se teme il peggio. Ora è evidente che le obiezioni al fatto che una delle due funzioni dello stop sarebbe disattesa sono da rigettare, mentre è altrettanto evidente che la funzione principale dello stop è quella di consentire una allocazione del rischio corretta consentendo di predeterminare la perdita. Mi spiegherò meglio: può anche essere che un trader per qualche motivo decida di voler fare una scommessa più grande ( nel senso di rischiare di più) su un trade che su un altro, ma quale dovrebbe essere il criterio con il quale prende questa decisione? Voi risponderete senz'altro che si dovrebbe trattare di una operazione nella quale egli crede fermamente e sarebbe una risposta del tutto sensata... ecco, chi non usa abitualmente gli stop loss si trova a rischiare somme incredibili del proprio conto su operazione che spesso aveva aperto per prendere pochi punti e che poi vengono incrementate portate overnight etc. Si ma guarda che si perde anche con gli stop lossBella scoperta, nel trading guadagnare con costanza è difficilissimo, perché ogni volta che tu compri qualcosa c'è uno che te la vende e ogni volta che la rivendi c'è uno che te la compra. La conditio sine qua non per un trading profittevole è la capacità di coordinare tanti elementi in una coerente architettura strategica basata su una tecnica di prim'ordine. Un trader che è spesso bravo a capire quando un movimento sta finendo, quanto potrebbe durare quello attuale etc, farà comunque un sacco di fatica dovendo prima di tutto proteggere il rischio ( con gli stop loss e/o i trailing stop), quindi senza determinate doti tecniche non si va da nessuna parte. Non ci sono scorciatoie e di sicuro togliere lo stop è una scorciatoia solo per smettere prima. Ci sono grandi Trader che non usano gli stop, anche amici tuoi.Verissimo, ma guarda: sono persone che hanno capitali alle spalle tali da consentire loro di gestire il rischio con la esposizione, ad esempio se apro un mini dax su un conto da 500.000 euro ( o anche da 10.000 ma so di poter contare su altri 500.000) è chiaro che posso ragionare in termini di esposizione. Lo stesso si può fare ad esempio con le opzioni dove il premio basso consente di esporsi poco ( una opzione settimanale sul dax che costa 200 euro è in sé come uno stop ed ha una perdita predeterminata). Più in generale esistono modi complessi di gestire il rischio, ma la gestione del rischio è il 50% del lavoro ( il resto è tecnica). Si tratta di persone che operano in un modo non replicabile da altri e spesso diverso nel tempo. Allora questo stop loss lo dobbiamo usare o no?Fare trading l' ho detto mille volte significa prendere decisioni. Da quando iniziamo siamo chiamati a farlo: alcuni prendono e si aprono un conto di cfd, altri studiano per anni prima di fare un eseguito. Alcuni spendono tanti soldi in formazione e altri non spendono niente pensando che gli costi meno. Usare gli stop loss significa votarsi ad una vita difficile, dove un ingresso sbagliato non è mai perdonato, ma anche avviarsi ad una gestione del trade molto più razionale ed efficace; alla possibilità di eseguire una programmazione delle proprie operazioni, dei propri costi e quindi allocare correttamente il rischio.
Del resto anche io qui nel mio servizio e quando vado in tv a le fonti, se do un segnale devo dire anche dove metto lo stop, altrimenti nel lungo periodo prima o poi hanno tutti ragione... E un' altra lancia la devo spezzare a favore della Eresia dello stop loss. Chi usa lo stop loss è Eretico e Rivoluzionario, non chi non lo usa!! lo stop loss significa " me ne frego che il prezzo è più basso e quindi a maggior ragione vantaggioso e chiudo la posizione perché non intendo perdere in questa operazione un solo euro in più di quello che mi ero prefissato e non me ne importa niente se da qui risale perché evidentemente se è arrivato qui il presupposto che mi aveva portato ad aprire questa posizione era e rimane sbagliato". Questo è un vero rivoluzionario eretico, non uno che dice... "bon aspettiamo un attimo magari rimbalza", perché questa frase viene da dirla a tutti... pure mia nonna che poverina non c'è più se le dessi un book ragionerebbe così, quindi come sempre le parole sono importanti !! Buon trading, vi auguro tanti stop perché da sempre le statistiche dei broker raccontano che i conti profittevoli sono quelli che perdono il 60 -70% dei trades e fanno correre i restanti 30%.... ma poi a dare il 60% dei trades stoppati non conviene perché la gente non si abbona... a buon intenditor poche parole.
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Una battuta che ricorre nell'ambiente finanziario recita più o meno così: "Lo stop loss è come il condom, tutti dicono di metterlo, tutti sanno che va messo ma poi non lo mette mai nessuno" E allora iniziamo con questa battuta a trattare uno degli argomenti più dibattuti nell'ambito della comunità dei traders. Cosa è?Per poter rispondere alla domanda che ci siamo posti nel titolo, ovvero se sia opportuno o meno l' utilizzo di questo strumento nel trading dovremo prima avere molto chiaro che cosa è uno stop loss. Tecnicamente è un ordine che si inserisce al momento dell' apertura di una posizione per uscire in perdita dalla stessa qualora il movimento del prezzo non dovesse essere quello desiderato. Ovviamente il concetto si presta a numerose varianti, da quella più rigida a generiche regole di uscita al verificarsi di certe condizioni negative. A che cosa serve?In teoria lo stop loss ha due funzioni: 1 Ci fa uscire da una posizione perdente quando ci siamo sbagliati 2 Ci consente di sapere in anticipo, cioè prima di aprire una posizione la massima perdita che quella operazione potrà comportare. Quello che dovete capire è che la prima funzione è un auspicio e può essere considerata valida soltanto all'interno del contesto che ha portato alla apertura della posizione stessa. Mi spiego subito: Supponiamo che per qualche motivo un operatore ritenga che il titolo XYZ ieri potrebbe aver fatto un minimo importante e che per qualche giorno si potrebbe assistere ad un rialzo. Ora, poiché il presupposto della sua scommessa è dato dal fatto che quello di ieri sia stato appunto un minimo, se nell'atto di comprare egli pone uno stop loss qualche punto sotto il minimo di ieri, nel momento in cui questo ordine dovesse essere eseguito egli sarà certo di essersi sbagliato. Certo il prezzo potrebbe prendere il suo stop e risalire ma questo accadrebbe perché quello di ieri non era un minimo e quindi la sua scommessa era sbagliata. Torneremo poi su questo argomento ma per ora andiamo avanti: Mentre la precedente funzione può essere opinabile e poi vedremo come e perché, non si può discutere sul fatto che lo stop loss è l' unico strumento in grado di consentire il controllo quasi totale del rischio, almeno per quanto riguarda mercati liquidi in condizioni normali di volatilità. "Sono stato stoppato ma avevo ragione..."Ad usare gli stop loss ci si espone anche in modo frequente a volte a situazioni paradossali, nelle quali il prezzo, dopo averci buttato fuori da un trade riparte nella direzioni iniziale aggiungendo al danno della perdita anche la beffa di "aver avuto ragione".
Questa esperienza che qualunque trader si trova a fare lo convince spesso che lo stop loss invece di essere uno strumento di aiuto è un problema e così ne abbandona l' utilizzo preferendogli una gestione della posizione improvvisata e troppo spesso basata più sull'assecondare la propria emotività rispetto al fattore soldi che non legata a questioni prettamente tecniche o fondamentali. Ora avete tutti gli strumenti per leggere il Prossimo articolo dove cercheremo di fare delle riflessioni pratiche su questo argomento. |
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