La moneta è un bene che per caratteristica ha importanti economie di scala, che non sono di natura "tecnica" (ossia dal lato dell' offerta) ma dal lato della domanda. Per questo motivo, anche a seguito dell' enorme volatilità nei tassi di cambio conseguente al fallimento del sistema cosiddetto di Bretton Woods, negli anni '70 i paesi Europei decisero di dotarsi di un sistema di stabilizzazione dei tassi di cambio noto con il nome di SME ( sistema monetario europeo). Questo sistema, come era accaduto su scala mondiale col suddetto Bretton Woods implose su se stesso, in quanto era basato sull' idea che la nazione la cui moneta fosse diventata troppo debole avrebbe dovuto intervenire con politiche monetarie restrittive per rimediare al problema e questo evidentemente non sempre coincide con le esigenze macroeconomiche ad esempio in termini di PIL. Il sistema resse fino agli anni '90, quando gli intenti di politica monetaria dei diversi paesi iniziarono a divergere in maniera importante. L' unificazione della Germania aveva infatti portato un forte aumento dell' economia di quel paese creando una forte pressione inflazionistica; per contro paesi come l' Italia, la Francia e l' Inghilterra si trovavano a dover fare fronte ad una recessione economica, il che evidentemente suggeriva l' opportunità di politiche monetarie espansive. In questo contesto la grande speculazione Finanziaria ( ricorderete Soros) iniziò a scommettere che questi paesi avrebbero disatteso i loro impegni, accelerando un processo che sarebbe divenuto inevitabile. L' Unione Monetaria e la nascita dell' euro non sono stati un vezzo o una faccenda ideologica, ma la necessità di uscire dalla crisi dello sme. Questa problematica comportò la necessità di accelerare anche un' unione politica, da cui la Nascita dell' Unione Europea a seguito del trattato di Maastrict ( guarda caso all' indomani del fallimento dello sme) la quale però era ed è a sua volta estremamente complicata, anche alla luce del fatto che gli U.S.A. non hanno mai gradito l' idea degli “Stati Uniti d' Europa” per ovvi motivi strategici. Quanto detto vuole solo essere di spunto per riflettere sul fatto che si tratta di argomenti che purtroppo sono complessi e la cui soluzione è complessa a sua volta. Molte volte mi capita di guardare una partita di calcio e giudicare in modo emotivo un allenatore....dopo questa manifestazione emotiva di solito sorrido di me stesso e mi dico: "come posso realmente parlare di calcio con uno che da 40 anni ogni giorno va in un campo di calcio, ha giocato a livelli professionistici ed ha allenato squadre in serie A? " Ma tant'è il nostro ego vuole anche questo, basta non dimenticarsi di essere al bar....
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